“Dei Princìpi delle Arti e dei Mestieri”
E’ noto ad ognuno, per averlo su sé stesso sperimentato, che l’Arte – quando correttamente applicata – non può prescindere dalla applicazione di princìpi che sono – nella loro natura - universali e perenni. Al cangiare dell’Arte mutano le applicazioni pratiche, ma i principi rimangono stabili, con le loro regole note a chi li abbia ben compresi. Nell’Arte vi deve essere necessariamente economia, il che vale a dire che non vi deve essere né troppo e né troppo poco, poiché nell’uno e nell’altro caso l’opera sarebbe irrimediabilmente persa. L’arciere che tende troppo l’arco lo spezza, quello che lo tende poco non riuscirebbe a scoccare la freccia; il medico che esagera con le sue pozioni avvelena il paziente, quello che risparmia le dosi non guarisce il malanno; lo scultore che colpisce con eccessivo vigore spacca il marmo, quello troppo debole neppure lo scalfisce. Nelle Arti, quali che siano, vi deve essere comprensione e rispetto del Tempo, dello Spazio e della Misura del gesto; chi