Alfin giungemmo a veder la stampa!

Poco meno di vent’anni fa, di ritorno da uno stage di Aikido diretto ad Osimo dal M° Paolo Corallini, mi sedetti davanti al mio computer e cercai di fissare su carta alcune delle tumultuose emozioni provate.

Con l’incoscienza dei principianti, al seminario successivo, all’atto del congedo dal Maestro, gli lasciai una copia dello scritto, e qualche giorno dopo venni sorpreso da una telefonata in cui mi esprimeva il suo apprezzamento per quanto avevo scritto, testimoniando con ciò più la sua paziente comprensione che la mia capacità di sintesi.

Stimolato da quel primo apprezzamento, continuai a prendere appunti ed a cercare di distillare gocce di consapevolezza dal mare di esperienze che avevo la fortuna di vivere e ricevere, scoprendo così che chi ha la fortuna di essere ben indirizzato ed ha la ventura di avere occhi per vedere e orecchie per ascoltare, può cogliere profondi insegnamenti anche dagli eventi più apparentemente comuni perché – come mi ammonisce spesso Sifu Maistrello – “semplice non è sinonimo di banale”.

In questi anni ho accumulato quasi un migliaio di pagine, alcune rilette oggi testimoniano la mia inesperienza e la mia ingenuità, ma senza queste oggi non sarei dove sono, ed ho ritenuto giusto e opportuno lasciarle così come furono scritte, al netto degli errori di ortografia che spero di aver corretto. In verità questo scritto sarebbe rimasto nel cassetto per chissà quanto altro tempo ancora, complice la obbiettiva necessità di un editing attento e la consapevolezza che si tratta di un “work in progress”, ma ogni percorso – per quanto lungo – è fatto di tappe, e così ho deciso di mettere la parola “fine” (almeno per il momento) ed avere la possibilità di condividere con altri quello che era nato come un lavoro per me stesso. 

La mole del volume rende opportuno la sua divisione in due parti; in questa prima sono trattati i vari aspetti di uno specifico argomento, che ovviamente non ho la minima presunzione di aver neppure scalfito; nel secondo – che spero di riuscire a rendere presentabile entro pochi mesi – saranno invece raccolte riflessioni ed approfondimenti su argomenti collaterali a quello qui trattato.

Lo scopo di queste pagine, spero sufficientemente raggiunto, è quello di raccogliere pensieri e riflessioni personali insieme e citazioni e commenti altrui – senza la arrogante pretesa di dare un senso compiuto ai primi o una interpretazione autentica ai secondi. Si tratta di una sorta di “appunti di viaggio”, certamente utili a chi scrive per fissare su carta alcune tappe del proprio percorso e si spera altrettanto utili ai lettori non tanto per fornire risposte quanto per stimolare domande, come spesso verrà ribadito.

In buona parte del testo si farà esplicito riferimento a pratiche e discipline marziali, la qual cosa implica l’opportunità (ma non certo l’obbligatoria necessità) di avere una qualche esperienza in merito; non essendo però questo un manuale tecnico la mancata conoscenza di quanto avviene sul tatami di un Dojo di Aikido o in una sala d’armi di scherma non preclude la possibilità di apprezzare sotto altri aspetti quanto verrà riportato, poiché non è – tutto sommato – obbligatorio essere dei provetti chef per gustare una torta fatta bene.

Chi sia stato bastevolmente incuriosito da questa presentazione e voglia correre il rischio di ordinare una copia del libro, potrà farlo cliccando QUI:

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