Dal Dojo al metaverso, cambieranno le tecniche ma non i principi?

Chi pratica arti marziali o discipline di combattimento da un po’ di anni (diciamo qualche decennio…) ha assistito ad una vera e propria rivoluzione copernicana in questo campo: dalle palestre umide e puzzolenti descritte da Clint Eastwood nel film “Million Dollar Baby” e da Simone Chierchini nel suo romanzo  “Narrando viaggiando” con tecniche al limite del masochismo e quasi del tutto ignare dei più elementari principi di biomeccanica si è passati a luoghi igienicamente più accettabili in cui il benessere del praticante e la sua incolumità sono fattori imprescindibili.



L’ennesima innovazione la abbiamo vissuta in questi due anni, causa Covid-19; lezioni online, didattica a distanza e allenamenti con insegnanti ed allievi distanti decine (quando non centinaia) di chilometri sono diventate la norma e sembrano solo la premessa ad una pratica sempre meno fisica.

L’incombere del metaverso, con i suoi avatar ed i suoi ambienti fungibili nella realtà virtuale potrebbe imporre nuovi paradigmi e stravolgere completamente le discipline marziali per come le conosciamo oggi. Starà agli insegnanti di oggi fare in modo che i praticanti di domani comprendano e trasmettano a loro volta i principi immutabili che da secoli sono la linfa vitale di queste arti, in maniera che – se pur in modalità oggi ancora difficilmente immaginabili – lo spirito che le anima continui a vivere.

Che ne pensate? 


Per approfondire:

Intelligenza Artificiale e coscienza di se

https://www.ilpost.it/2022/06/13/intelligenza-artificiale-google/

Metaverso;

https://it.wikipedia.org/wiki/Metaverso

Non Fungible Token:

https://it.wikipedia.org/wiki/Non-fungible_token


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