Guerra e Guerrieri



Come si fa a svuotare il mare con un cacciavite? Oppure calcolare una radice cubica utilizzando un mattarello? Non si può, semplicemente perché si utilizza uno strumento inadatto che – aldilà della capacità dell’utilizzatore – non consente di raggiungere il risultato voluto.

Il tentativo di spiegare o interpretare certi moti dell’animo umano con la sola, fredda, razionalità credo sia destinato allo stesso insuccesso, proprio perché la logica potrebbe (il condizionale è d’obbligo) certamente fornire una spiegazione, forse anche credibile, ma certamente incompleta e insufficiente.

Leggo il fumetto dedicato ai “Leoni della Folgore” condiviso da Simone Di Pietro e mi salgono le lacrime agli occhi pensando agli amici della S.MI.PAR. mi chiedo se questa commozione fa di me un imbecille o un animo nobile, mi dico che da migliaia di anni milioni di uomini muoiono e soffrono a causa di decisioni ciniche e spietate di pochi, che nessuna guerra è bella e – forse – mai neppure giusta, eppure da migliaia di anni milioni di uomini muoiono e soffrono quando potrebbero farne a meno, quando potrebbero rifiutarsi, scappare, imboscarsi… fatte le debite proporzioni, il loro sacrificarsi in nome di un ideale non di rado ipocrita e che ben pochi di loro hanno visto realizzato. fa di loro degli imbecilli o testimonia il loro animo nobile? 

Non lo so, perché non ho una spiegazione logica e razionale da dare, non ho strumenti adatti per cercarla e – tutto sommato – non mi interessa averla. 

Ai pochi che ho conosciuto ed ai tanti di cui ignoro volto e nome; al già citato Simone, al compianto Maestro Massimo Aviotti, a Roberto Granati ed a Riccardo Canavacci che il basco amaranto lo hanno ancora e sempre nel cuore e soprattutto a mio nonno Salvatore, mai conosciuto, che lasciò sette figli bambini per morire da soldato nelle sabbie africane.

Boh, oggi va così, sarà il caldo o sto davvero diventando vecchio...

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